Capodanno in Giappone

Diario di Viaggio

10 gennaio 2006

Kyoto hidden shrine


L'ultimo giorno a Kyoto e' stato ricco di scoperte e rivelazioni. Per cominciare ho visitato il "Padiglione d'Oro", un piccolo tempio ricoperto per due terzi da una lamina di vero oro. Mi era stato raccomandato da Elena e Michele, i due Italiani che ho incontrato l'altro giorno, e devo dire che merita. Poi ho visitato quello che penso sia il giardino piu' bello di Kyoto: Taizo-in. Era bello anche perche' non c'era in giro un'anima e ho potuto sedermi sulla panchina (dotata di cuscini) tranquillamente ad ascoltare l'acqua scorrere. Voi direte, "fai diecimila miglia per ascoltare l'acqua scorrere quando ti bastava aprire il rubinetto di casa?" Ehm...
Dopo aver visto un altro tempio in periferia, dove c'era una piccola foresta di bambu', mi sono diretto verso nord, a caso, seguendo una strada asfaltata che usciva dalla mappa in mio possesso. La strada attraversava un bosco (non di bambu'), per questo mi attirava, e a un certo punto partiva un sentiero sterrato. Mi sono avviato per il sentiero, che ben presto e' diventato una scala. Proseguendo per qualche minuto, la scala si e' allargata, ricoprendosi di morbido muschio verde. A un certo punto, emergendo dagli alberi del bosco, superati altri gradini coperti di neve, sono arrivato a un tempietto sperduto, disabitato, molto semplice nella costruzione (praticamente consisteva solo del classico "arco giapponese"). Dopo aver scavalcato il cancello profanando il tempio (ma solo il giardino esterno) mi sono seduto sugli scalini ad ammirare il paesaggio e assaporare la tranquillita' intorno a me. A poco a poco un senso di pace ha iniziato a pervadermi, ho sentito l'energia fluire dentro di me, era come se quel luogo avesse aperto un passaggio verso un mondo fatto di pura luce in cui i pensieri non sono condizionati dal piano materiale, e improvvisamente, come un lampo, ho avuto un'intuizione illuminante: io non sono nato per programmare i computer, non tornero' piu' nel mio ufficio a Torino, il mio posto e' qui, la mia missione e' custodire questo tempietto sperduto, all'apparenza cosi' innocuo ma dietro cui si cela l'infinito! Fabrizio, guarda che sto scherzando...